In un momento in cui aprire nuovi negozi fisici può sembrare in controtendenza, Enercom Luce e Gas ribadisce come questa strategia sia la chiave del vero valore aggiunto che riesce a garantire ai propri clienti, posti sempre al centro. A conferma di tutto ciò, c’è la scelta di dare un segno di innovazione e impegno con il progetto e la realizzazione del nuovo negozio di Biella, in Via Italia n°70. Per raccontare nel migliore dei modi quanto fatto, la parola va a Matteo Villanova di Àrvico Interiors e Diego Collini dello Studio Cinque A, rispettivamente General Contractor e Architetto incaricato del progetto.
Il negozio di Biella presenta un’identità chiara, come è stato elaborato il concept e quali sono i principi alla base del progetto?
Diego Collini (DC): Il primo passo fatto, come sempre quando lavoriamo ad un progetto, è stato quello di incontrare la committenza – in questo caso Enercom Luce e Gas – e farci raccontare esigenze, aspettative e desiderata, così da individuare da subito una chiave di lettura adeguata. In particolare, alla base del concept c’è la volontà di ricercare una soluzione progettuale in grado di garantire flessibilità, innovazione e attenzione al cliente. Da qui è nata l’idea di progettare una “seconda pelle” tecnologica da applicare alle pareti esistenti del negozio, che permetta di definire l’identità dello store, di rispondere alle esigenze di flessibilità e di non eseguire lavori “irreversibili” sulla struttura esistente. L’obiettivo è stato quello di trasmettere l’immagine di un marchio radicato al territorio, ma anche comunicare innovazione, accoglienza e attenzione al cliente. Questa pelle tecnologica, applicata al di sopra alle pareti esistenti, in parte aderisce al muro e in parte si allontana, disegnando nicchie e vetrine utilizzabili in diversi modi. Il risultato è quello di una fascia continua, che avvolge il cliente e l’operatore e che, su necessità, permette anche di conservare e valorizzare eventuali punti di forza del fabbricato, come ad esempio un pavimento esistente.

Quali credete che siano i punti di forza di questo approccio progettuale?
Matteo Villanova (MV): Credo che, oltre a dare un’immagine estetica di un certo tipo, la seconda pelle tecnologica ci abbia permesso di lavorare esternamente a quella che è la struttura del fabbricato in modo molto più libero e flessibile. Un aspetto molto importante soprattutto quando si deve intervenire su ambienti in palazzi storici, come quello di Biella. A questo, si affianca anche il tema della modularità, che per noi diventa la soluzione sia per risolvere eventuali criticità dello stato di fatto, che per declinare il medesimo concept in altre realtà. Infatti, anche se oggetto del progetto e del successivo cantiere è stato il negozio di Biella, l’obiettivo era quello di realizzare un intervento replicabile. In sostanza, un’immagine chiara del brand, ma potenzialmente riconoscibile in diversi luoghi e contesti. Può sembrare un paradosso, ma abbiamo realizzato un progetto “sartoriale”, davvero su misura, ma che allo stesso tempo ha intrinsecamente la forza di essere una “taglia unica”, perché veste – per Enercom Luce e Gas – spazi diversi, ma con grande facilità.
Il negozio non passa inosservato e i “colori Enercom” sono subito riconoscibili. Ma come avete scelto i materiali?
MV: Per la scelta dei materiali abbiamo valutato più opzioni, sia in termini di qualità, che di caratteristiche. Cercavamo proprietà quali la robustezza e resistenza, anche per garantire una certa durata nel tempo. La scelta è ricaduta su un materiale di qualità, con una laccatura dei pannelli, che contraddistingue tutta la pelle colorata che avvolge il negozio. Secondo noi, questa scelta è ancor più significativa se posta in relazione alla volontà di Enercom Luce e Gas di dare un chiaro segno di novità e attenzione ai negozi.
Inoltre, il materiale scelto riesce a sottolineare la morbidezza delle forme, evidenziata dallo stesso design della pelle, e ad aumentare il senso di avvolgimento che il cliente prova entrando in negozio.
Che rapporto pensate si vada a creare tra spazio e cliente? E quale invece tra funzionalità e design?
DC: Abbiamo sviluppato il progetto con l’intenzione di offrire alle persone che entrano in negozio la possibilità di vivere una nuova esperienza, che vorremmo si avvicinasse alla sensazione di un abbraccio. I colori sono caldi, le forme morbide, la finitura piacevole al tatto. Lo scopo era proprio quello di avvolgere i clienti in una boiserie accogliente, con la quale è anche possibile interagire, grazie alle nicchie e alle parti attrezzate.
Per quanto riguarda la dualità funzionalità e design, invece, devo dire che per noi – in un certo senso – non esiste. Il nostro approccio è quello di fondere queste due componenti fin dal principio e fare in modo che vivano nel progetto come un’unica entità. Il concept, anche in questo caso, deriva proprio da esigenze funzionali, tradotte in scelte di design.

Collaborare per crescere e sviluppare nuovi progetti
Nel suo intervento, l’Ing. Stanca sottolinea un altro importante aspetto che emerge dal titolo “Insieme per il domani” scelto per la Convention del Gruppo Enercom del 2020, concentrandosi sul termine “insieme”. Questa parola sta a dimostrare la capacità di collaborare e interagire anche all’interno del Gruppo, per sviluppare servizi e progetti nuovi, con attenzione anche all’evoluzione del contesto e alle esigenze del mercato. Un esempio è il modo in cui il Gruppo Enercom ha colto l’opportunità offerta dal Superbonus 110%, proponendo un servizio completo per il cliente interessato al miglioramento dell’efficienza energetica della propria casa. Un progetto possibile grazie alla collaborazione di Enercom Luce e Gas e Simet, che ha permesso anche il lancio delle prime colonnine di ricarica elettrica. La collaborazione, poi, si estende anche oltre il confine del gruppo, attraverso partnership con società e realtà esterne, per favorire lo sviluppo di progetti innovativi, servizi, ma anche conoscenza e competenza.
Questo approccio ha portato alla definizione di un vero e proprio modello di innovazione “fluido”, sviluppato su più fronti, sia internamente, che esternamente all’azienda, e che è stato insignito del Premio Innovazione Smau 2020. Il modello di innovazione del Gruppo ha permesso anche la nascita di diverse e interessanti partnership con startup e scaleup del mondo dell’energia.
Ma all’interno del Gruppo Enercom non si parla solo di energia, bensì anche di sostenibilità, tanto che il Gruppo è stato tra i primi in Italia ad aver aderito all’OGMP: Oil and Gas Methane Partnership. Si tratta di un accordo lanciato nel 2014 dalle Nazioni Unite, che si pone lo scopo di ridurre le emissioni di metano lungo la filiera Oil&Gas.
In conclusione, il 2020 è stato un anno diverso, impegnativo e talvolta incerto, ma il Gruppo Enercom ha risposto alla sfida attraverso la collaborazione, l’attenzione alle persone e all’innovazione. Proprio come dice il motto “Insieme verso il domani”, è proprio continuando in questa direzione che il Gruppo continuerà a crescere, consapevole delle proprie forze e con lo sguardo verso il futuro.