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le professioni del futuro persone lavoro e competenze

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Il Gruppo Enercom crede nell’importanza del creare un rapporto con il territorio, di sostenere la comunità locale e di investire sulle persone, con uno sguardo particolarmente rivolto verso le professioni del futuro. Da qui nasce la vision “Lavoriamo perché domani sia un giorno migliore”, che ha fatto dell’innovazione e della sostenibilità due pilastri essenziali della strategia aziendale. Tematiche che, del resto, sono particolarmente significative quando si parla di evoluzione, cambiamento, persone e mondo del lavoro. Tutti ambiti su cui il Gruppo Enercom ha un chiaro punto di vista, che ha avuto l’occasione di condividere all’evento “Le professioni del futuro”, nel contesto della manifestazione culturale cremasca “I Mondi di Carta”, di cui l’azienda era sponsor.

I relatori dell’evento “Le professioni del futuro”

La moderazione è stata affidata al giornalista del Corriere della Sera Stefano Righi, mentre è Marco Cimelli, HR Manager del Gruppo Enercom, che ha avuto l’opportunità di condividere con il pubblico la vision sopra raccontata. La tavola rotonda si è aperta con uno sguardo sull’attuale e futuro scenario del lavoro, grazie all’intervento di Fiorella Crespi, Direttore Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano. Del resto, gli Osservatori del Politecnico di Milano, realtà nota al Gruppo Enercom che è partner attivo degli Osservatori Startup Intelligence e Smart City, nascono proprio con l’intenzione di diffondere conoscenza sugli impatti e le opportunità dovuti alla trasformazione digitale.

L’evento è poi proseguito con due altri interessanti punti di vista: quello di Franco Gallo, Dirigente tecnico presso il Ministero dell’Istruzione e quello di Stefano Micelli, docente di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Cà Foscari di Venezia e consulente in materia di Management. In sostanza, si sono confrontati e raccontati diversi punti di vista sul tema delle professioni del futuro: quello della ricerca, quello delle aziende, quello del Ministero e quello del mondo accademico e consulenziale.

Le professioni del futuro

Tema conduttore dell’evento è stato “le professioni del futuro”. Si tratta di un argomento di grande interesse, considerando che viviamo un momento storico in cui il contesto e il mercato sono sempre più dinamici e imprevedibili e il ruolo delle competenze delle persone assume un rilievo sempre maggiore.
Infatti, come detto durante la tavola rotonda, non si parla solo di un bagaglio culturale tecnico, ma anche di un insieme di soft skills sempre più importanti nel mondo del lavoro di oggi. L’innovazione e la sostenibilità portano con sé lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni digitali, ma questo non significa che le persone debbano solo sviluppare competenze tecniche adeguate, ma piuttosto anche essere flessibili, capaci di relazionarsi con i colleghi e di lavorare in team, avere attitudine al problem solving e elevata proattività.
Oltre al tema dello sviluppo di figure chiave legate ai “Green jobs” o altre quali Manager della transizione digitale, esperti in Machine Learning, AI, Data Scientit, si apre allora il tema dell’inserimento dei giovani nelle aziende, che sviluppano nuovi modelli di business. Si tratta, quindi, di permettere ai giovani di acquisire tutta l’esperienza necessaria per offrire le competenze, anche non tecniche, di cui si ha bisogno.
Un percorso che si può fare solo in azienda e su cui, il Gruppo Enercom, investe molto, inserendo costantemente nuove risorse e creando percorsi di formazione su misura per i nuovi collaboratori.

Marco Cimelli – HR Manager di Gruppo Enercom

Profili ibridi per un futuro sempre più dinamico e innovativo

Secondo il Gruppo Enercom credere nel valore delle persone significa avere attenzione verso le necessità formative interne, ma anche verso l’esterno, sostenendo i giovani del territorio e offrendo nuove opportunità. Inoltre, le aziende hanno la possibilità di colmare le lacune dei percorsi formativi e accademici, dove l’acquisizione delle soft skills non trova ancora adeguato spazio. Le competenze del futuro, però, richiederanno un mix di competenze, dei profili ibridi che uniscano saperi tecnici, con quelli umanistici: Hard Skills, Soft Skills e Digital Skills. Per essere pronti e ridurre le difficoltà sempre maggiori delle aziende nel reperire risorse adeguate, potrebbe essere auspicabile agire proprio fin dalla formazione, ad esempio investendo negli ITS e in una coprogettazione tra Ministero dell’Istruzione e Ministero del Lavoro, coinvolgendo in modo attivo anche il tessuto imprenditoriale del Paese.

L’importanza dell’apprendimento continuo

La formazione, però, non si interrompe con l’ingresso nel mondo del lavoro. Secondo il Gruppo Enercom, per le aziende investire sulle proprie risorse è una scelta strategica. Poter contare sempre su persone competitive e competenti è essenziale per generare valore in azienda e fare innovazione. Si deve sempre continuare ad apprendere, secondo la filosofia del “learn, unlearn, relearn”: un percorso di formazione continua, che ricorre anche e nuove metodologie, quali webinar, e-learning, tecniche di Serious Game e di gamification o simulazioni di conversazioni critiche, che sfruttano l’Intelligenza Artificiale e la Realtà Aumentata.

Un impegno che non si deve rivolgere solo al middle management, ma a tutte le figure aziendali, favorendo l’evoluzione del pensiero critico e prospettico. In sintesi, per il Gruppo Enercom, è necessario “Formarsi per non fermarsi”.